Secondo Nathalie Guibert su Le Monde, gli stati maggiori francese e britannico hanno negoziato la divisione delle acque libiche tra i loro sottomarini, un mese prima dell’intervento della NATO, ovvero all’inizio dei moti a Bengasi.
Il quotidiano afferma, inoltre, che quattro sottomarini d’attacco nucleare (SNA) furono dispiegati al largo delle coste della Libia durante l’Operazione “Unified Protector“. Uno di loro avrebbe operato missioni di intelligence dalla fine di febbraio.
Queste informazioni corroborano in parte ciò che Réseau Voltaire ha potuto constatare sul teatro delle operazioni: le forze regolari francesi e britanniche, ma anche forze italiane e irregolari saudite erano state dispiegati dal 17 febbraio 2011. Non reagivano al massacro del 15 febbraio [1] (durante la manifestazione di nasseriani e marxisti per una costituzione), ma hanno accompagnato la manifestazione del 17 febbraio (quella dei Senussi contro le vignette su Maometto) [2].
«Le rôle discret des sous-marins français dans les opérations en Libye», Nathalie Guibert, Le Monde, 8 novembre 2011.
Traduzione di Alessandro Lattanzio
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