Un saggio diretto alla comprensione dell’attuale crisi partendo dal suo principale fautore: il sistema finanziario occidentale.
I edizione: Ottobre 2011
Pagine: 128
Prezzo: 12,00 €
Edizione: RX – LA TERRA VISTA DALLA TERRA – CASTELVECCHI EDITORE
Alberto Castelvecchi Editore s.r.l.
Via Isonzo, 34 – 00198 Roma (Italia)
Nel suo nuovo saggio, Amoroso, ci guida verso una lettura appropriata dell’attuale crisi economica occidentale. L’autore ci propone un’analisi storica, politica ed economica che trova le sue origini negli anni ’30 con la primi crisi economica statunitense. Proprio da tale periodo, e con maggior forza, successivamente al secondo conflitto mondiale, la finanza inizia la sua scalata verso il controllo dell’intera struttura economico-politica del pianeta. Pur incontrando diversi ostacoli – tra i quali l’impenetrabilità dell’area asiatica – riesce ad imporsi quale vera istituzione del Mondo Occidentale.
L’autore definisce il sistema finanziario quale “…metastasi dei sistemi economici e delle nostre società…” (pag.51) e pone l’accento sulla gravità del suo sviluppo sempre più capillare che va ad intaccare tutti i settori “redditizi” dell’economia. Strumento utile alla speculazione risulta essere il modello economico predominante: la Globalizzazione. Con tale modello si rende possibile la destabilizzazione e la denaturazione del “locale” in favore del “globale” e della semplificazione del sistema. Ciò permette un più agevole assorbimento da parte della lobby finanziaria – una ristretta cerchia di multinazionali fondate sulla speculazione, il mercato della droga e il sempre redditizio mercato delle armi – dei risparmi della società occidentale in nome del maggiore profitto.
Amoroso riporta alla nostra attenzione il motivo per cui fu concepito il denaro: semplificare gli scambi nella funzione economica
Merce-Denaro-Merce
E su come questa funzione si sia evoluta nel tempo sino ad arrivare all’attuale:
Denaro-Denaro
Che consente una speculazione sulla rendita e una restrizione dell’importanza del settore produttivo, a conseguenza del quale si ha il collasso della piccola e media impresa e dei mercati regionali.
Ancor più interessante risulta l’analisi fatta da Amoroso sulla “necessità” del sistema finanziario di pilotare l’implementazione del progetto Unione Europea e della sua moneta unica. Tale realizzazione rientra nel progetto di “disarmo” delle Istituzioni locali (statali) dinanzi al processo di speculazione che avviene nei mercati finanziari. Il tutto riconducendo la crisi attuale da fallimento economico a grande successo della lobby della finanza globale.
L’unica risposta che le istituzioni hanno dato all’avanzata di multinazionali come la Goldman Sachs è stato un “scendere a patti con il diavolo” – Trattato di Maastricht (1992) e Gruppo di Lisbona (1997) le principali, ma non uniche tappe che hanno ricondotto il sistema ad un cinico predatori vs prede dove queste ultime sono incarnate dai sistemi produttivi regionali, dalle piccole e medie imprese e, in fine, dai singoli risparmiatori d’Occidente. Il tutto viene agevolato dal controllo delle massime sfere istituzionali, mediante “soldati delle multinazionali” – per la Goldman Sachs due nomi su tutti: Mario Monti e Mario Draghi.
In fine Amoroso ci indica quella che potrebbe essere una soluzione – reale e non utopica – volta ad arginare e debellare il cancro finanziario dall’economia globale: lo scenario programmatico che fonda il suo punto di forza sulla regionalizzazione delle economie e sulla rivalutazione delle teorie keynesiane.
L’autore: Bruno Amoroso (nato l’11 Dicembre 1936) è docente emerito di Economia Internazionale e dello Sviluppo presso l’università Roskilde in Danimarca, coordina programmi di ricerca e cooperazione con i paesi dell’Asia e del Mediterraneo. Presiede il Centro Studi Federico Caffè e tra le sue pubblicazioni si annoverano: Europa e Mediterraneo (2000); Sistemi produttivi e di nuova formazione in 10 paesi della riva del sud del Mediterraneo (2002); Il futuro dell’Unione Europea: tra l’allargamento verso il Nord e il Mediterraneo (2005); Costruzione europea e regione mediterranea (2007); Per il Bene Comune. Dallo Stato del Benessere alla Società del Benessere (2009).
*William Bavone è laureato in Economia Aziendale (Università degli Studi del Sannio, Benevento)