Fonte: “Stampa Sud”
Trinitapoli, 22 novembre 2011.
Oltre novanta persone tra accademici, imprenditori, professionisti, giornalisti e studenti universitari, sabato scorso hanno preso parte al convegno di geopolitica intitolato “La prospettiva Eurasiatica. Le rivolte arabe”, presentato dal Prof. Tiberio Graziani direttore di “Eurasia. Rivista di Studi Geopolitici” e presidente dell’“IsAG – Istituto di Alti Studi di Geopolitica e Scienze Ausiliarie”. L’evento, che ha avuto luogo in un palazzo antico di Trinitapoli, su invito della padrona di casa Maria Antonietta Piscitelli, organizzatrice del seminario, nonché giornalista ed esperta di cerimoniale e protocollo nazionale e internazionale, ha riscosso particolare successo sia per lo spessore e l’attualità dei contenuti sia per l’atmosfera di convivialità che hanno favorito il dibattito tra relatore e partecipanti. Tiberio Graziani, è relatore abituale ai convegni internazionali del Forum Pubblico Mondiale – Dialogo di Civiltà (WPF – Dialogue of Civilizations). Ha insegnato per anni nelle università di Perugia e l’Aquila. Ha tenuto corsi per l’ICE (Istituto per il Commercio Estero) in varie nazioni, tra cui Uzbekistan, Cina, India, Libia, Argentina. Dopo un breve intervento di saluto ai partecipanti della dott.ssa Piscitelli, il presidente Graziani ha inquadrato geopoliticamente i recenti fenomeni di rivolta e di conflitti in Nord Africa e Vicino e Medio Oriente – quell’area che gli Statunitensi hanno ribattezzato “Grande Medio Oriente”. Si tratta, secondo Graziani, di una fascia frammentata e vulnerabile attraverso cui la potenza, principalmente aero-marittima, degli USA cerca di penetrare in profondità nel continente eurasiatico. Alla luce di questo prisma geopolitico, si sono analizzati i casi specifici della Libia, della Tunisia, dell’Egitto, della Siria, dell’Iraq e dell’Iran. Il seminario si è concluso con piena soddisfazione dei presenti, con una cena a buffet, ricca di sapori e colori invitanti, offerta dall’organizzatrice dell’evento. I selezionatissimi partecipanti, prima del commiato si sono congratulati con Tiberio Graziani per l’importanza dei temi trattati, e con la padrona di casa Maria Antonietta Piscitelli per aver saputo coniugare cultura e gastronomia, in un ambiente privato, elegantemente curato, che non aveva nulla da invidiare alle sedi istituzionali dove di prassi hanno luogo eventi di tale spessore intellettuale.